Giorgia Bettaccini

“ Mamma…che noia!! ” di Giorgia Bettaccini

 

Mamma …che noia! Quante volte lo abbiamo detto? E, soprattutto per chi ha figli, quante volte lo avete sentito dire? Uff, che noia…Ma io mi annoio…Non so che fare…

Ogni volta che i miei figli me lo dicono, lamentandosi della noia, io inizio il mio discorso.

La noia è una grandissima opportunità. Avere la possibilità di annoiarsi è una ricchezza inestimabile. Quando uno si annoia non fa niente, riposa il corpo e la mente, si permette di staccare da tutto e da tutti. Può staccare dagli impegni e dai doveri, dalle cose piacevoli ma anche da quelle meno piacevoli. La noia è un’emozione che ci fa sentire sospesi, immobili, a volte insoddisfatti, ma ci dà la possibilità di sperimentare diverse altre emozioni e sensazioni. Possiamo viverla con frustrazione , con un senso di inutilità o come una perdita di tempo. Siamo abituati a vivere pieni di impegni, di orari da rispettare e di sollecitazioni continue. A volte la noia può addirittura spaventarci. Sì, perché ci fa staccare da tutto e da tutti ma non da noi stessi. E spesso , si sa, stare con noi stessi, da soli, non è proprio facile. Implica stare bene con noi, con quello che siamo e con il nostro modo di vivere la nostra vita. Ci obbliga a guardarci bene dentro e a capire se siamo felici di ciò che siamo e di quello che proviamo. Ci fa interrogare su come ci sentiamo e su come stiamo utilizzando le nostre energie. Dobbiamo imparare ad annoiarci, non è una cosa che nasce sempre spontanea dentro di noi. E quando ci capita dobbiamo saper apprezzare la positività di ciò che ci sta accadendo. Per questo sarebbe opportuno vivere la vita frenetica che conosciamo riuscendo a ritagliarci degli spazi nostri, cercando di non impegnare tutto il tempo che abbiamo con attività programmate e organizzate. Questo vale per noi adulti ed è fondamentale anche e soprattutto per i nostri figli, a qualsiasi età.

E come si fa? Quando ci si rende conto di non avere tempo per annoiarci si può iniziare a ridurre il numero dei nostri impegni, pur mantenendo le nostre abitudini. Quando finalmente riusciremo a trovare il tempo per la noia, senza impegni, programmi, richieste, telefonate che possono aspettare, approfittiamone e non cerchiamo di fuggire.

La nostra mente, superate le prime resistenze ed eliminati gli eventuali pensieri negativi o i sensi di colpa legati alla necessità di sentirsi sempre attivi e produttivi, si lascerà andare e si rilasserà. Ecco, solo allora si apprezzerà la noia. Se ci sarà la possibilità di viverla, per un po’ di tempo, la nostra mente si attiverà e ci consentirà di sognare ad occhi aperti, di liberare l’immaginazione e di scatenare la nostra creatività. Ci sono molti grandi artisti che hanno raccontato di aver scoperto il loro talento o creato le loro migliori opere proprio in un momento di noia. Non è facile spiegarlo ai bambini, o insegnarlo a qualcun altro, se non siamo noi i primi ad aver sperimentato le potenzialità della noia. Io, per esempio, non ricordo, con precisione, quando ho iniziato ad apprezzare la noia. Ricordo solo che , da bambina e da ragazzina, non volevo mai andare a dormire presto. Andare a dormire la sera prima delle ore 23.30 mi sembrava come buttare la parte migliore della giornata, quella in cui potevo fare ciò che volevo, dove i doveri (scuola, compiti, ecc ) erano finiti e mi restava il mio tempo libero. Come se dormire fosse una necessità ma anche una grande perdita di tempo. Poi, ad un certo punto, soprattutto dopo la nascita dei miei figli, dopo notti lunghe e poche ore di sonno accumulate, ho iniziato a desiderare di poter andare a letto presto. Crescendo e crescendo insieme a me anche gli impegni e le responsabilità ho iniziato a desiderare fortemente di potermi riposare. La stanchezza fisica e mentale ha iniziato a pesare. E sì, ho iniziato anche a desiderare fortemente di potermi annoiare, almeno per un po’, almeno una volta ogni tanto.

Ho sperimentato sulla mia pelle che se, quando la tua mente ti manda evidenti segnali di stanchezza che rimangono inascoltati per troppo tempo, ad un certo punto inizia a parlare il tuo corpo. Se cerchi di fuggire dal tuo malessere, dalla tua infelicità, dal tuo bisogno di riposare o di cambiare, il tuo corpo inizia a non rispondere come ha sempre fatto, ad inviarti segnali più o meno intensi. Ti sta chiedendo di fermarti, di riposarti. Ma soprattutto ti sta chiedendo di ascoltarti. I segnali che ti invia possono crescere, diventare più intensi e se continuano a rimanere inascoltati possono farti ammalare.

La noia può essere allora un nostro alleato. Può aiutarci stare bene, a prevenire e a darci il tempo giusto per ascoltarci veramente, per stare con noi stessi e, perché no, per scoprire i nostri talenti.

Quando siamo annoiati ci ascoltiamo, ci ritroviamo, continuiamo a fantasticare, a sognare ad occhi aperti. E cosa c’è di meglio, di più riposante e rilassante allora?

La noia…una ricchezza indescrivibile.

 

Giorgia Bettaccini

 

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Immagine di copertina:

“Ataraxia ” ( assenza di agitazione ) di Martina Bezzini